In questa combinazione volevo esplorare le possibilità della nota di passaggio,
ma sul solito CF maggiore sono riuscito ad inserirle solo 2 volte,
quelle indicate dalle due x sul pentagramma.
I numeri sotto le note, che misurano la distanza dal CF, potrebbero sembrare superflui.
In realtà fanno parte del lavoro di autocorrezione che mi aiuta a trovare molte debolezze della trama.
Naturalmente questo lavoro è noioso, artificiale e compilatorio
ma tutti ci sono passati e i teorici promettono grandi benefici e ricavi
perchè l'esercizio non si propone come una pura ginnastica melodica
ma come la porta di accesso a un livello più maturo di coscienza musicale.
Riflettendo sulle poche occasioni trovate per inserire note di passaggio dissonanti,
nella combinazione precedente, ho voluto studiare il problema cercando tutte le note di passaggio
che può offrire una nota in rapporto alle altre della tonalità maggiore di cui è fondamentale.
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Il pentagramma sopra mi dice che quando una tonica si muove al grado congiunto
(per esempio II o VII del primo grado)
ha una possibilità di introdurre una nota di passaggio
(Do-Si-La nella successione I-II o Sol-La-Si nella successione I-VII).
Gli intervalli di 3a e di 6a hanno tre possibilità,
cioè tutte le note possono introdurre una nota di passaggio.
Infine gli intervalli di 4a e 5a hanno due possibilità di introdurre una nota di passaggio.
Alla luce di questa considerazione nella prossima successione decido di inserire il maggior numero possibile
di note di passaggio. Questo sarà l'obiettivo della prossima realizzazione.
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