Applicazione della 6 napoletana in un contesto orchestrale piuttosto povero.
Penso che gli studi per piccole mani come questo
esprimano il fascino particolarissimo dell'essenziale, della miniatura.
Partendo dalla regola aurea dell' "economia dei mezzi", che segnala l'inutilità di un'orchestra
sinfonica quando lo stesso pensiero musicale può essere espresso con una armonica o una chitarra.
Sono le colonne sonore che preferisco, che preferiamo tutti, semplici, coerenti,
mai banali, ma di lento consumo, forse per il sospetto un po' sconclusionato
che siano costruite su architetture sonore tridimensionali. |
Piano, Fagotto , Oboe
Non numero i periodi seguenti come nuovi studi perchè li considero semplici approfondimenti
del procedimento chiamato sesta napoletana.
I due periodi seguenti hanno la stessa armonia e quasi lo stesso accompagnamento.
Preferisco di gran lunga il secondo. Più drammatico ed espressivo o forse solo più solido. |