Quando la seconda specie è consonante sia sul primo tempo che sul secondo,
la terza specie (i quarti) può presentare dissonanze di passaggio sui tempi deboli cioè sul secondo e sul quarto,
come nell'esempio sotto
La dissonanza può anche presentarsi sul tempo forte come nell'es. sotto, dove si può vedere
che deve essere preceduta e seguita da consonanze che muovono per grado congiunto nella stessa direzione.
Fux nel suo manuale non permette la presenza di dissonanze nella voce in seconda specie di questa mescolanza.
Perchè nella musica di Palestrina non erano presenti.
In seguito il contrappunto strumentale ha impiegato liberamente
le dissonanze sul secondo tempo della voce in mezzi, seguendo naturalmente le regole di quella specie,
che vedono la dissonanza come centro del disegno di tre note del procedimento di passaggio.
Questo comporta che in ogni battuta si possano presentare 2 o addirittura 3 dissonanze,
come viene mostrato nell'esempio sotto
Nell'es.1 si forma una dissonanza tra il CF e la voce in mezzi,
e al quarto tempo tra la voce mediana e quella superiore.
Nell'es.2 la dissonanza si forma in rapporto al CF sia con la voce mediana che con quella alta.
E anche nell' es.3 le dissonanze sono sempre in rapporto al CF.
Nell'es.4 la voce superiore è dissonante con la voce in seconda specie
perchè in rapporto di quinta diminuita (B-F).
Il quarto tempo è dissonante rispetto al CF.
L'impiego di tutte queste dissonanze quindi è consentito
quando, come nei casi sopra, le dissonanze non sono prese ne lasciate di salto.
cioè quando le voci si muovono per intervalli congiunti.
I salti melodici si presentano perciò sempre tra note consonanti
a causa dell'accento, dell'esposizione che comportano per la nota di arrivo.
Inevitabile che spesso portino uno stile di arpeggio o un senso di prolungamento dell'accordo.
più che ad un coerente sviluppo melodico.
Nell'esempio sopra le voci si muovono sempre saltando,
quindi nessuna voce presenta suoni dissonanti in rapporto al CF, che sta al basso,
e anche il rapporto tra seconda e terza specie non presenta dissonanze
come indica la numerazione sopra la voce alta.
Le quarte non sono considerate proibite perchè coperte dalla voce al basso,
che completa l'accordo, come indicato nel cifrato.
La stella a batt. 3 (sopra) indica che quella quarta non è coperta, cioè il basso non completa l'accordo.
Interessante potere valutare con l'orecchio quanto può disturbare questa trasgressione.
E l'ascolto conferma che quella dissonanza
è un fastidio, un problema.
Con questo tipo di mescolanze è possibile introdurre dissonanze anche con il procedimento della nota cambiata.
Questa formula obbliga però la voce in seconda specie ad essere consonante in rapporto alla voce di terza specie quando la incontra sul secondo tempo della sua battuta.
Ovvero la nota cambiata si può utilizzare se il suo terzo tempo è consonante con la voce in seconda specie.
L'esempio sopra evidenzia con una stella le dissonanze che si possono creare con questa mescolanza.
Nella prima battuta con il primo intervallo di quarta che si forma tra CF e terza specie è evidente che siamo di fronte al procedimento della nota cambiata. Infatti la 4 che sale alla 6 non è sicuramente nota di passaggio
che si muoverebbe con un moto congiunto e non saltando. Ne è una quarta coperta perchè l'accordo che si forma (F-D-B) è in secondo rivolto, che non è permesso in questo tipo di contrappunto.
Quindi può essere giustificata solo nell'ambito del procedimento della nota cambiata.
A batt. 3 la voce in seconda specie presenta una 4 che è correttamente risolta come nota di passaggio,
secondo le regole della sua specie, ma che contemporaneamete è consonante
con la voce in terza specie.
Il terzo esempio (sopra) mostra addirittura tre dissonanze consecutive, le prime due in rapporto al CF sono correttamente presentate nella formula della nota cambiata.
La terza dissonanza si produce nel rapporto tra seconda e terza specie
ed è trattata correttamente come nota di passaggio.
Anche la doppia nota di volta si può usare a queste condizioni,
ovvero la terza semiminima deve essere consonante con voce in seconda specie.
Sul secondo tempo la voce in seconda specie potrà essere dissonante con il CF
ma in quel caso come nota di passaggio,
cioè nel noto disegno
congiunto ascendente o discendente.