Lipsia. Dicembre 1905
Nota contro nota
Nel contrappunto a 2 parti si aggiunge una voce sopra o sotto il canto dato.
Le voci dovranno essere contigue e questo implica che saranno possibili tre combinazioni diverse:
Basso-Tenore oppure
Tenore-Contralto oppure
Contralto-Soprano
In questo contrappunto gli intervalli verticali permessi son di 3a o 6a maggiore o minore,
di 5a e 8a giusta, mentre gli intervalli armonici di 4 non sono permessi perchè considerati dissonanti.
Quindi nel contrappunto di prima specie a due parti non è consentita nessuna dissonanza.
Come per l'armonia, sono vietate le 5e e le 8e sia consecutive che parallele.
(Schönberg sostiene con forza che l'escusione delle quinte sia del tutto arbitraria e ingiustificata
mentre riconosce che le ottave parallele o consecutive sono di cattivo effetto.
Ma questo stile proibisce entrambe, quindi eviterò di usare sia le 5e che le 8e, consecutive o nascoste).
Il movimento tra le 2 parti potrà prodursi parallelamente e per moto contrario.
Ma non per moto obliquo (cioè con una voce ferma e l'altra che muove),
movimento che nella prima specie è considerato troppo povero.
Non potranno esserci che 3 intervalli di terza o sesta consecutivi,
perchè che questo metterebbe in dubbio l'indipendenza delle voci.
La dimensione verticale è definita dall'obbligo di iniziare e finire con la tonica,
e che la penultima battuta contenga le note del V (G-B-D) o del VII grado (B-D-F e in minore G#-B-D)
Per
il resto dello sviluppo deve prevalere la dimensione orizzontale;
è su questo principio che la melodia va sentita e organizzata.
Nel modo minore si usa la scala melodica ascendente solo per la cadenza finale, (F#, G#, A)
mentre si usa la scala discendente per il resto dello studio.
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